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Le tossine del fumo di sigaretta danneggiano il Dna in modo unico

Urologia Redazione DottNet | 30/04/2020 12:02

Questa ricerca potrebbe aiutare gli studiosi a capire meglio la causa del cancro alla vescica e il suo legame con il fumo

Le tossine del fumo di sigaretta causano danni al Dna in modo unico. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell'Università di York che sono arrivati a ricrearne il modo in cui agiscono direttamente in laboratorio. Questa ricerca potrebbe aiutare gli studiosi a capire meglio la causa del cancro alla vescica e il suo legame con il fumo, oggi riconosciuto come principale fattore di rischio, anche se sembrerebbe improbabile un danno diretto.  I ricercatori, guidati da Simon Baker del dipartimento di Biologia, hanno sviluppato tessuti della vescica umana in laboratorio e li hanno esposti a una tossina comune dovuta al fumo di sigaretta.

Dopo che i tessuti sono stati danneggiati dalla stessa tossina, il gruppo di lavoro ha il codice genetico per trovare uno schema di cambiamenti chiamato "firma mutazionale".  "Le firme mutazionali - spiega Baker - possono essere utilizzate come se fossero le impronte digitali sulla scena del crimine. Quando osserviamo il Dna in un cancro, possiamo vedere le impronte digitali di tutti i 'criminali' coinvolti nella causa del danno che lo ha portato. Il nostro studio ha scoperto che la tossina del fumo ha lasciato le sue impronte digitali distintive sul Dna dei tessuti della vescica cresciuti in laboratorio. Tuttavia, quando abbiamo esaminato il Dna dei tumori della vescica dei pazienti, la firma mutazionale della tossina fumogena, era responsabile solo di una piccola quantità del danno". Secondo le conclusioni, dunque, per Baker, "nonostante il fumo sia il fattore di rischio chiave per il cancro alla vescica, è improbabile che il danno diretto al Dna causato dalle tossine del fumo sia il motivo principale della formazione di questi tumori".

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È possibile, secondo lo studioso, che le tossine del fumo accelerino altri eventi dannosi per il Dna. L'attenzione ora si concentra su una famiglia di enzimi, gli Apobec, che distruggono i virus mutando il loro Dna, ma che studi recenti suggeriscono come potrebbero erroneamente indirizzare il Dna verso una serie di tumori. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica European Urology. 

fonte: European Urology

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